Caritas Veritatis

L'amore della Verità cerca l'ozio santo (Sant'Agostino)… blog di riflessioni, pensieri e condivisioni cristiane..


Maria Santissima Madre di Dio 2025: cercare Dio nelle pieghe del tempo

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2,16-21)

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

Commento

In questa solennità di Maria Santissima Madre di Dio, Ottava di Natale, che cade nel primo giorno del nuovo anno solare 2025, lodiamo il Signore per tutto ciò che abbiamo ricevuto di bello ed edificante nell’anno appena trascorso e chiediamo perdono delle volte in cui abbiamo sprecato il tempo donatoci, non vivendolo in pienezza. L’Apostolo Paolo ci ricorda che la venuta di Cristo coincide con la pienezza del tempo (cf. Gal 4,4), insegnandoci che dopo questo evento il significato del tempo che ci è donato non è più vuoto, ma è occasione favorevole per la nostra salvezza. Ciascuno di noi ha un senso, un perché e un fine nel suo essere ed operare: è quello che chiamiamo vocazione. E la nostra vocazione è a null’altro che all’eternità, nella specificità del cammino di ciascuno di noi. Quando invece di scoprire e vivere la nostra vocazione lasciamo che la nostra vita si riempia di cose, di incontri ed esperienze che non ci aiutano a vivere quello che siamo, il nostro tempo scorre veloce e senza senso. I pastori sono per noi l’esempio di una vita vissuta in pienezza. Quando hanno ascoltato la Parola giunta a loro attraverso l’annuncio degli angeli, non hanno sprecato il loro tempo, ma “senza indugio” sono andati verso la verità di Cristo. La scoperta di questo senso dona una gioia contagiosa ed incontenibile: essi diventano missionari di questa pienezza, che raccontano agli altri, generando stupore. Maria, descritta dall’evangelista nel suo silenzio contemplativo, è il modello di una fede profonda e in ricerca, che è capace di leggere i segni di Dio nella storia. Il suo tempo non è vissuto nell’esteriorità distratta e superficiale, ma nel profondo del suo intimo, dove ella cerca di tenere insieme le cose vissute, sotto lo sguardo di Dio. In quel cuore immacolato, perché abitato dalla grazia e dalla Parola, ella conserva il nome santo di Gesù che ha ricevuto dall’angelo e che impone a suo figlio nella circoncisione, in obbedienza alla volontà di Dio e alle parole dell’angelo. L’obbedienza silenziosa di Maria alla Parola e alle circostanze anche complesse della vita le permettono di essere strumento efficace per la realizzazione del piano di salvezza di Dio per l’umanità, recando nel mondo colui che ci è più caro, Cristo, Signore del tempo e della storia. Chiediamoci: come vivo il mio tempo e la mia storia? Cerco Dio nelle pieghe della mia esistenza o sono sempre distrattamente proiettato fuori di me, lasciando che gli istanti scorrano senza tempo e significato?



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