1 Novembre 2022 – Solennità di Tutti i Santi: una chiamata per tutti

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 5,1-12a)
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Commento

In conclusione del capitolo 3 della Lettera ai cristiani di Filippi San Paolo scrive: “La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose” (Fil 3, 20-21). Immersi nelle miserie, nelle piccolezze e nelle angosce di questo mondo e della nostra vita quotidiana, spesso dimentichiamo che siamo chiamati a questa meta soprannaturale, quella compagnia senza fine in cui godremo della bellezza di Dio. La solennità di tutti i Santi che celebriamo oggi è un richiamo forte a questa dimensione senza fine a cui tutti noi, in virtù del battesimo siamo chiamati. Non è un privilegio per pochi, ma una chiamata universale, per tutti. L’autore dell’Apocalisse descrive questa realtà attraverso l’immagine di una “una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua” (Ap 7,9). Non ci sono confini temporali, spaziali, geografici o esistenziali a questa sorte beata, ma come la Chiesa ci insegna attraverso la sua storia e l’elenco dei santi canonizzati, esistono tante vie di santità quante sono le vite umane. Ci sono padri e mamme di famiglia, Papi e laici, religiosi e Vescovi, giovani e anziani, sacerdoti e monaci, professionisti, operai, gente semplice e gente dotta, principi e poveri, militari e contadini, gente conosciuta dal mondo e persone nascoste e sconosciute. Tutti, però, hanno in comune una cosa: l’aver accolto e realizzato quel desiderio di vivere fino in fondo l’amicizia con Dio nella fede e nell’amore. È solo questo che permette di percorrere seriamente la via della santità. Essere santi, infatti, significa partecipare della stessa santità di Dio, “il Padre veramente Santo e fonte di ogni santità” (dalla liturgia). È sempre il Padre, infatti, che in Cristo, per primo ci rivolge l’invito ad entrare in comunione con Lui, donandoci la sua grazia abbondante, per poter percorrere la via del discepolato. Con quella povertà di spirito che è la disponibilità e semplicità del cuore di chi sa di essere piccolo e fragile, un peccatore bisognoso di conversione e salvezza, il cristiano può davvero lasciarsi plasmare dallo Spirito per essere specchio e riflesso della bellezza di Dio in questo mondo. Il santo è colui che ha lasciato agire in sé stesso lo Spirito Santo, facendosi trasfigurare ad immagine di Cristo, il povero in spirito, il sofferente, il mite, l’affamato e assetato di giustizia, il misericordioso, il puro di cuore, l’operatore di pace, il perseguitato per la giustizia. Questi amici celesti – di cui oggi celebriamo la gloria e i meriti – sono nostri modelli, guide ed intercessori, con i loro esempi, i loro insegnamenti e la loro preghiera, desiderano che anche noi possiamo condividere la loro stessa sorte. Stupende a questo fine sono le parole di San Bernardo di Chiaravalle: “Sentiamo il desiderio di coloro che ci desiderano, affrettiamoci verso coloro che ci aspettano, anticipiamo con i voti dell’anima la condizione di coloro che ci attendono. Non soltanto dobbiamo desiderare la compagnia dei santi, ma anche di possederne la felicità. Mentre dunque bramiamo di stare insieme a loro, stimoliamo nel nostro cuore l’aspirazione più intensa a condividerne la gloria” (Dal Discorso 2).

Un pensiero su “1 Novembre 2022 – Solennità di Tutti i Santi: una chiamata per tutti

  1. samye71

    “Il santo è colui che ha lasciato agire in sé stesso lo Spirito Santo, facendosi trasfigurare ad immagine di Cristo, il povero in spirito, il sofferente, il mite, l’affamato e assetato di giustizia, il misericordioso, il puro di cuore, l’operatore di pace, il perseguitato per la giustizia.”

    Grazie don Luciano per questo invito a trasfigurare ad immagine di Cristo.
    -Samy

    "Mi piace"

    Rispondi

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...